SCAVARE SENZA SCAVARE Ciao Marco, Mi hai scritto che è il non “fare nulla” che “scava” alla grande. Credo significhi abbandonarsi alla Vita con fiducia. Questo “scavare senza scavare” mi ricorda una frase che ho letto tempo fa di Kosho Uchiyama, un monaco buddista zen che insegna anche lo Zazen: “aprire la mano del pensiero”. Lui spiega questa frase dicendo: “il nostro pensare è sempre un pensare qualcosa, e pensare qualcosa vuol dire che noi afferriamo quel qualcosa pensandola. Invece, durante lo zazen, lasciando aperta la mano del pensiero tesa a prendere quella cosa, non afferriamo più nulla. Ecco il pensiero senza mani.” Se mi accorgo di starmi attaccando troppo ad un certo pensiero che magari porta con sè una…
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DA VERTIGINE «Hai detto “scompari senza scomparire”; Mi sembra di viverlo proprio in questo periodo; Mi sento scomparire, ma allo stesso tempo mi sento viva più che mai. Oggi pensavo a questa sensazione che mi ricorda la frase “essere o non essere”; mi chiedevo se possa esistere qualcosa che sia un nulla assoluto e contemporaneamente un tutto assoluto, qualcosa che trascende ogni cosa mai pensata da una mente umana. Alle volte mi sento quel “qualcosa” e la sensazione che mi dà questo sentire è da vertigine, è come se si aprisse un abisso davanti a me.»
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IL PRINCIPIO COSTANTE DI RUIYAN Ruiyan domandò a Yantou: “Cos’è il principio costante fondamentale?” Yantou replicò: “Movimento.” Ruiyan domandò: “E quando è in movimento, che dirne?” Yantou replicò: “Tu non vedi il principio costante fondamentale.” Ruiyan si mise a riflettere. Yantou disse: “Se sei d’accordo, non sei libero dai sensi e dalle qualità. Se non sei d’accordo, sei per sempre immerso nel ciclo vita/morte.” “Il libro della tranquillità” COMMENTO DI MARCO: Movimento e immobilità, Concetti della mente, Essere d’accordo, non essere d’accordo, Non è questo il modo. Un sogno è fermo o si muove? Tutto è movimento. Il movimento si vede, Ma non c’è
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LANGYA: MONTAGNE E FIUMI Un monaco domandò al maestro Langya Jiao: “La purezza è originariamente proprio così. Come può all’improvviso, produrre i monti, i fiumi e la grande terra?” Langya replicó: “La purezza è originariamente proprio così. Come puó, all’improvviso, produrre i monti, i fiumi e la grande terra?” POESIA Vedendo l’esistente come inesistente, Volgi la mano e coprila, L’uomo del monte Langya, Di certo non cade dietro a Gautama. “Il libro della tranquillità”, caso C
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DONGSHAN: SEMPRE VICINO Un monaco domandò a Dongshan: “Dei tre corpi del Buddha, qual’è quello che non rientra in alcuna categoria?” Dongshan replicò: “Quello che mi è sempre accanto.” POESIA Non entrare nel mondo, Non confermarsi alle condizioni causali, Nel vuoto del vaso del kalpa c’è la tradizione familiare, Mele bianche, brezza lieve, la sera su un fiume d’autunno, Antiche sponde, una barca ritorna, un pó di nebbiolina. “Il libro della tranquillità”, caso XCVIII
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LO SHURANGAMA: NON VISIONE Lo Shurangama Sutra dice: “Quando non vedo, Perchè tu non vedi la mia non visione? Se tu vedi la mia non visione, essa non sarà, naturalmente, la qualità della non visione. Se non vedi il luogo della mia non visione, essa non sarà, naturalmente, una cosa. Come potrebbe non essere te?” Da: “Il libro della tranquillità”
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SRI RAMANA LO CHIAMA IL MODO PRATICO “Il fatto è che la mente è soltanto un fascio di pensieri. Come puoi estinguerla mediante il pensiero o il desiderio di farlo? I tuoi pensieri e i tuoi desideri fanno parte della mente. La mente s’ingrassa dei nuovi pensieri che insorgono. Quindi è da sciocchi tentare di uccidere la mente per mezzo della mente. L’unico modo per riuscirvi è trovarne la fonte e costringerla a restarvi. Allora la mente svanirà spontaneamente.” Non é mediante il controllo delle attivitá della mente, bensì mediante la ricerca dell’Io che la mente svanirá automaticamente. Sri Ramana lo chiama il modo pratico. È una ricerca conscia della radice dei pensieri, mentre ció che si cerca di compiere…
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ASSENZA DI PENSIERO L’assenza di pensiero è come un susseguirsi ininterrotto di pensieri che sono assenza di pensiero in seno stesso al pensiero. L’assenza di pensiero non consiste nel non pensare a niente, che sarebbe una maniera di aggrapparsi al niente, ma nel pensare a tutte le cose istante dopo istante con un perpetuo distacco. Se il flusso dei pensieri si interrompesse e il pensiero si fissasse, si sarebbe legati [difatti nel non pensiero l’attenzione è libera, il cuore si apre, ndt]. Per essere slegati, bisogna che i pensieri scivolino perpetuamente su tutte le cose senza mai fissarvisi. Il nulla del pensiero deve dunque essere un pensiero totale e distaccato. La vera assenza di pensiero è di pensare a tutti…
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YUNMEN E IL SUMERU Un monaco domandò a Yunmen: “Quando non si è ancora prodotto neppure un pensiero, si è in errore o no?” Yunmen replicó: “Il monte Sumeru.” Commento: Il Sumeru è il centro del mondo nella mitologia indiana. Da lì è iniziato tutto, e al suo asse tornerà l’universo alla fine dei tempi. O più semplicemente: “Ce l’hai proprio di fronte”.
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TRE MOMENTI DI PRATICA Ciao Marco, Ricominciando a fare più seriamente e costantemente meditazione ho incontrato delle condizioni di cui ti voglio parlare. Trovo facilmente i momenti di silenzio della mente, e da quelli parto per approfondire il lavoro. Ci sono tre momenti della giornata in cui pratico, che mi danno risposte sempre diverse, e che apparentemente non sembrano avere un filo conduttore. 1) La mattina presto, mi sveglio per meditare sul silenzio, comincio ma si instaura una specie di battaglia, la mente tira fuori assurditá, e anche se mollo e cerco di dormire o fare altro vengo fortemente importunata da pensieri inutili che mi fanno alzare stanca. 2) Pausa pranzo 30/40 minuti di silenzio cosciente. Assomiglia ad un sonno…