— Marco, oggi ho provato ad abbandonare ogni pensiero ed ogni stato d’animo che si presentava, come mi dicevi ieri sera. Già al mattino non ero carico, probabilmente grazie al mind clearing di ieri. Durante la mattinata si presentavano pensieri che scomparivano non appena li abbandonavo. Si presentavano anche stati d’animo legati ai pensieri e anche in questo caso, abbandonando i pensieri, gli stati d’animo si svuotavano velocemente. Apprezzo molto il consiglio di ieri sera: svuotare la mente in continuazione. Sri Ramana Maharshi – Colloquio 524: I pensieri cambiano, ma tu no. Lascia andare i pensieri mutevoli e risiedi permanente nel Sé immutabile.
-
-
Allieva: – L’esercizio di concentrazione sul suono nel suo sorgere, continuare e dissolversi mi è piaciuto, l’ho trovato efficace per comprendere praticamente come funziona il pensiero e anche di come influisce l’attaccamento. Infatti non mi accorgevo subito quando il suono cessava, ero concentrata ad ascoltare quel suono così gradevole, poi sentivo la tua voce e mi accorgevo che il suono si era dissolto, eppure mi era sembrato che ci fosse ancora, la mia mente mi aveva ingannata. All’inizio ero sorpresa, poi ho capito che anche coi pensieri la mente si inganna: PASSANO, ma lei ti fa credere che sono sempre lì a condizionarti. È vero che tu lo dici sempre, ma una cosa è capirlo teoricamente, tutt’altro averne un’esperienza pratica,…
-
– Ciao Marco, Dopo aver letto il tuo post sull’abbandono e visto il video (www.youtube.com/watch?v=hzh58xlwKSI), l’ho messo in pratica. Ho vissuto due momenti che posso definire di abbandono. Nel primo, in cui ero coricata in stato di rilassamento, sono arrivata subito ad uno stato di silenzio, mentre il corpo si rilassava fino a non sentirlo. La mente “parlava”, ma senza appiglio passava da uno stato di silenzio ad un bisbiglio non fastidioso. Nel secondo, mentre tutti dormivano e stavo praticando l’abbandono, mi sono accorta che stavo guardando fuori dalla mente, e anche dopo averlo notato questo stato non si è interrotto, come invece succedeva prima. Marco Mineo: – Molto bene. Comincia rilassandoti e lasciando andare a poco a poco i pensieri e le sensazioni…
-
Tra le braccia dell’Amato ogni movimento è immobilità, ogni pensiero è silenzio. Non immaginare mai più di esserne fuori. Anche se l’illusione risorgesse per dimenticanza ti basterà un solo istante per abbracciare tutto e accorgerti di essere abbracciato nell’amorevole Nulla Marco Mineo
-
Anna Gagliano: – Ho perso l’abitudine a stare nella mente, non dialoghiamo più…a volte percepisco la sua voce bassa in sottofondo, altre nemmeno quella. Mi sembra di agire senza agente, non trovo più la torre di controllo. Non fa differenza se insegno o pratico da sola, è un accadere spontaneo di movimento e respiro nella consapevolezza, è Shakti che danza nel silenzio di Shiva. Se chiudo gli occhi e ascolto, vedo che le sensazioni non hanno qualità nè etichette…c’è solo energia a volte solida e localizzata, ma rimanendo in ascolto ancora, in profondità, torna a scorrere libera. In diade sento le voci come una, è come se stessi seduta di fronte ognuno degli allievi, sento il loro cuore e l’amore…
-
Allieva: – Durante la meditazione diadica, con il koan “porta l’attenzione alla Consapevolezza” ho avvertito la consapevolezza sottostante tutto. Provo a spiegarmi: di solito sono persa nelle emozioni e nei pensieri, oppure, magari grazie alla concentrazione sul respiro, sono quieta, nel silenzio. Ieri invece è accaduto che i pensieri erano presenti, e anche le emozioni…ma c’era contemporaneamente qualcosa che sento essere la consapevolezza, e che si manifestava con una sensazione di profonda gioia. Altre volte mi era successo di provarla, ma mai mentre la mente era attiva. Marco: – Molto bene! La mente può essere più o meno attiva, ma la Consapevolezza in cui essa appare è sempre immutabile Quiete. Riconoscendoti come Substrato di tutto, non ti importerà la stato…
-
Mi scrive un amico: “Nulla accade che non sia la volontà di Dio, come appunto diceva il Buddha. Sia Io che Tu la stiamo facendo Ora mentre leggi anche…. ….se ci PENSI perdi il contatto…. ma Lui È …sempre….” È stupendo!
-
I problemi esistono nello stato di veglia (e sogno). Ora, chiaramente tu non esisti solo in questi stati. Esercizio istantaneo: Invece di vedere il sonno come interruzione della veglia, prova a considerare quest’ultima, e tutto ciò che vi appare, come interruzione dello stato di sonno. (D’altronde, qual’è lo stato più originario se non quello di riposo, di pace assoluta che non conosce mondo?). Questo indebolirà, magari solo per un istante, l’identificazione con lo stato di veglia. E se ti sentirai soddisfatto senza motivo, sei sulla giusta strada 😉
-
- Per me siete solo vittime di voi stessi…e mi dispiace perchè non vi rendete conto che è proprio l’ego che ha bisogno di fare il maestro, dare Darshan, pubblicare in rete risposte sull’autoindagine, organizzare ritiri spirituali…etc etc. Però è tutto no profit giusto? Menomale. Così come ora è il mio ego a dire ciò con la sola differenza che io non lo nascondo. Ora il tuo ego vorrà rispondere chissà con quale saggezza……e da ego ….lo capisco…Suvvia! Fatti un bel bicchiere di vino tutto duale…e poi na bella risata di pancia.. Ti sentirai meglio 😉 Sono stato troppo duale nella risposta Marco? Se si perdonami…io purtroppo non so neanche dove sta di casa sto benedetto non-duale Uno!…del quale tanto PARLATE……
-
Non scordare Che ogni desiderio o senso di mancanza Che ogni dispiacere Che ogni preoccupazione fatta di reti insostanziali di pensiero, Sono come una “goccia di aceto in un mare di miele” Come un eco nel Silenzio saturo di pace e gioia, Liquido amniotico universale In cui sei sempre immerso, e in cui puoi lasciarti fluire Abbandonandoti fino a diventare Quello in cui ti abbandoni.