VACUITÀ “Trenta raggi convergono in un mozzo: grazie al suo vuoto abbiamo l’utilità del carro. Modelliamo l’argilla per fare un vaso: grazie al suo vuoto abbiamo l’utilità del vaso. Ritagliamo porte e finestre per fare una casa: grazie al loro vuoto abbiamo l’utilità della casa. Perciò, se l’uso del manifesto è benefico, l’uso del non manifesto è ciò che ne crea l’utilità.” Tao Teh Ching *** Siamo condizionati a considerare solo i “pieni”, dimenticando che non possono esistere senza vuoto. Non si possono vedere forme senza sfondo, nè pensare i pensieri, senza il silenzio della non-mente. Possiamo percepire solo grazie a ciò che non si puó percepire. Per essere felici è determinante comprendere che niente può offuscare la vuota consapevolezza, …
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D: – Dici che la morte è un’invenzione della mente; Se è così perchè la mente ne ha così paura? R: – È il modo in cui la mente sopravvive, creare problemi e cercare di risolverli; O continuare ad averne paura.
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INIZIO A PERCEPIRE GLI ALTRI COME CONSAPEVOLEZZA Ciao Marco, Ti scrivo per riportarti cosa è uscito fuori dalla pratica del Tonglen; Ho avuto la percezione di come proietto sugli altri la mia mente; Questa percezione già l’avevo avuta, ma ho avuto conferma grazie anche a questa pratica; Mi sono resa conto che io non ho mai conosciuto gli altri per come sono realmente, ho sempre proiettato su di loro le mie impressioni, emozioni, il mio mondo insomma, in loro ho sempre visto me; Io non so nulla del mondo e di chi lo abita, poichè ho sempre e solo proiettato me dovunque, e ora ho il desiderio fortissimo di vedere realmente cosa c’è oltre il “me”. Ho anche la strana…
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COME ESSERE IN UN LUOGO VERGINE, DI PRE-CREAZIONE Ciao Marco, Tempo fa ti avevo scritto di un luogo nuovo che avevo trovato, è interessante quel luogo, sembra al centro esatto della testa; Lì ultimamente mi sembra che vadano a convergere sia la vista che l’udito, e pure una sorta di canale che parte dalla gola; È come se fosse il punto di ritrovo di questa sorta di canali, ci ho fatto caso perchè ultimamente ho una sensazione strana nelle orecchie, sento come un leggerissimo fischio-ronzio, seguendolo ho notato che andava come a confluire in quel luogo, che sia il posto dove c’è la famosa ghiandola pineale (o terzo occhio, ndt)? Questo posto non è male davvero, non c’è nulla…
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RISALIRE ALLA SORGENTE Tendi all’Io, alla Realtà, al Momento Presente Ricordando che ciò che puoi vedere dell’Io, della Realtà, del Momento Presente, non sono l’Io, la Realtà, il Momento Presente. In questo modo, risali la corrente.
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OGGETTIVAZIONE E IMMAGINI L’immagine di te si basa sull’immagine che hai degli altri, L’immagine degli altri si basa sull’immagine che hai di te; L’immagine di te è in te, Anche l’immagine che hai degli altri è in te; Tutto è in te, ma questo tutto non sono altro che immagini. Cosa resterebbe senza immagini? Solo quel “te” oltre te. Il succo della dualità è oggettivare per immagini se stessi e la realtà, E successivamente scambiare l’oggettivazione per realtà, e per se stessi, Che è la stessa cosa. La realtà non è oggettivabile, ma nella sua infinita potenzialità, Ammette PERSINO la possibilità dell’oggettivazione. Ma non scambiare la Realtà per la sua oggettivazione. Marco Mineo
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QUANDO IL TEMPO SCOMPARE Ciao Marco, Ho capito cosa volevi dire con il tuo post: “Oh, Meraviglia! Qui, senza prima e dopo, Essere e non-essere insieme I Molti e l’Uno insieme. È tutto qui, ed è completamente altro.” Quel “senza prima nè dopo” l’ho proprio sentito; È l’essere senza nascita e senza morte e lo si sente quando sei nell’Adesso, quando il tempo scompare e ti sembra di essere sempre stato lì, non puoi che essere sempre stato; Ti senti pienamente nella tua natura, ma sei anche la persona che interpreti e quindi sei Essere e non essere insieme, il reale e l’illusione. Quando incontro me, è la cosa più naturale del mondo ma è davvero “totalmente altro” da ciò…
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LA STORIA DEI PRINCIPI MAI NATI Dallo Yoga Vasistha Ci fu un tempo, in una città che non esisteva, in cui vivevano tre principi coraggiosi e felici. Due di essi non erano nati ed il terzo non fu concepito. Sfortunatamente, tutti i loro parenti morirono ed i principi lasciarono la loro città natale per andare altrove. Cammina e cammina, ben presto però caddero svenuti, incapaci di sopportare il calore del sole. I loro piedi venivano bruciati dalla sabbia bollente e rigidi steli d’erba li ferirono. Poi raggiunsero l’ombra di tre alberi, di cui due non esistevano ed il terzo non era nemmeno stato piantato. Dopo aver riposato là per qualche tempo…
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CHE VOLTO AVEVI PRIMA DI NASCERE? Ogni mattina al risveglio dall’indefinibile assenza di mondo sorge la prima esperienza di essere: l’IO SONO (Coscienza, Consapevolezza, Presenza), in cui appare la mente che proietta l’immagine di una persona che interagisce e si muove all’interno di un mondo. Proprio come in sogno! Tutto questo accade quasi istantaneamente, per cui non è facile coglierlo. In genere ci accorgiamo di essere coscienti solo dopo che è emersa la mente, per via dell’identificazione: coscienza=mente. Siamo identificati con lo stato di veglia. Ci sentiamo un essere che corre tutto il giorno per poi svanire ogni notte insieme al mondo, e ricominciare il giorno dopo. E se invece fossimo quell’indefinibile assenza di tutto, da cui si emana tutto?…
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VUOTA CONSAPEVOLEZZA La nostra mente, e le situazioni che ci fa vivere, sembra così grande da farci quasi credere di non avere possibilità di uscirne. È SOLO UN’IPNOSI A CUI CI SIAMO ASSUEFATTI. Sentiamo che c’è qualcosa che non va, ma tentare di risolvere alimentando i pensieri opposti, fa sempre parte di quel qualcosa che non va. La mente e tutte le situazioni che proietta è un oggetto, limitato nel tempo e impermanente: non è reale. Possiamo cominciare con qualcosa di definito, ad esempio un modo in cui sentiamo noi stessi. Notiamo che quel modo appare nella vuota consapevolezza. Notiamo i confini di quell’oggetto mentale e proviamo a spostare l’attenzione allo spazio in cui si manifesta. Senza voler cambiare o…