“Ho sentito come svanire il senso del tempo. Era tutto dentro di me nello stesso identico momento. Ed io ero esattamente la stessa. A 3 anni. A 30. A 10. Adesso. Come se l’acqua del fiume è quella del mare fossero la stessa cosa nello stesso identico momento. Questo per me è stato puro stupore.”
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RITIRO DI AUTOINDAGINE DI UN GIORNO 1 Luglio 2018 “Grazie a questo Ritiro vedo con molta più chiarezza che ogni stato mentale e fisico può essere visto e lasciato istantaneamente, nel momento stesso in cui accade, basta non attaccarsi alla conflittualità della mente che si oppone costantemente alla realtà così com’è, anche alla realtà interna che essa ricrea costantemente. E questa è la massima libertà che ad oggi ho sperimentato. Grazie” *** “Sono rimasto soddisfatto e me ne son andato contento e sereno. Per quanto riguarda la ricerca, la prima cosa che mi viene in mente è la nascita di un nuovo senso di interno. Portando l’attenzione all’Io è stato come se mi fossi accorto che ciò che intendevo per…
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“DALL’ALLIEVA INVISIBILE Ciao Marco, Concludi il tuo messaggio dicendo: “La tua reale dimensione è solo essere, quando hai dubbi torna sempre all’essere, e fonditi come essere nell’essere, attraverso il semplice sentire di essere”. E conclusione migliore e più liberatoria per me non c’è. Sto iniziando proprio da poco a fare così, quando ho dubbi o quando vedo che sto ricadendo nei vecchi schemi mentali, cerco di tornare al “centro”, torno “a casa”, una casa che non vedo più all’esterno di me, lontana e persa nel cielo, ma nel cuore, lì mi sembra di ritrovarmi, è come se lì ci fosse qualcuno ad aspettarmi e quel qualcuno…sono io, quando c’è quel “riconoscimento” avviene una specie di espansione ed è come se…
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UN UNICO CUORE In diade sei un cuore che ascolta. Non sei più localizzato da nessuna parte, sei una presenza diffusa che abbraccia e si fonde con l’altro. E nelle sue espressioni, nelle sue parole riconosci le stesse identità, la stesse illusioni che avevano stretto come in una morsa anche il tuo petto. Silenziosamente lasci che questo amore fluisca. Non c’è più ‘altro’. Occhi negli occhi ci si specchia e ci si riconosce come un Unico Cuore. Anna Gagliano
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“È UN MOMENTO DI VERA PRESENZA” “Grazie Marco per aver condiviso quel tuo report nel gruppo. Capisco quando parli di “selezionatore”, lo faccio continuamente, e se non posso selezionare allora decido di non comunicare. La pratica in diade è molto forte, bisogna sviluppare una certa fiducia nell’altro, un’apertura, qualcosa che ancora mi riesce faticoso. Sono abituato/a a girare e a sbattere da solo/a dentro le quattro mura mentali che mi sono costruito/a e cambiare schema non è così facile. Durante il turno in cui sono “ascoltatore” vivo una certa serenità e vicinanza con chi mi sta di fronte, ascolto veramente e semplicemente, senza giudicare il contenuto di ciò che viene detto; È un momento di vera presenza. Probabilmente ci vorrà…
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LA VISIONE DI BASE Coltivando la visione dualistica, la nostra interpretazione della vita, che ne siamo consapevoli o meno, non può che essere un percorso che termina in una sconfitta inesorabile. In questa visione ad ogni traguardo raggiunto segue una sconfitta, fino alla sconfitta finale. Nutrire pensieri di fallimento, o all’opposto consolatori posticipa solamente il confronto diretto con la nostra visione di base. Se sentiamo sinceramente, ovvero senza speculazione, la domanda delle domande: “Perché esiste qualcosa anziché niente?” possiamo scoprire, invece, che ogni momento è una VITTORIA perpetua di cui facciamo parte. PERCHE’ ESISTE QUALCOSA ANZICHE’ NIENTE? Per nessun motivo, cioè per Amore, inizio e fine di ogni cosa. Questo non può essere afferrato dalla mente, ma la mente può…
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Si ha la possibilitá di lasciar fluire la mente in uno spazio più grande, l’essere cosciente del partner. Nelle fasi iniziali si potrebbe sentire che ció che emerge non c’entri nulla col Koan su cui si sta praticando. È la mente superficiale, con cui ci proteggiamo dal sentire; Inutilmente, poichè l’effetto è di far ristagnare il sentire. Ció che poteva mostrarsi come fresca ricchezza del Momento, si percepisce come ansia, ad esempio. Questa mente superficiale deve essere lasciata andare e comunicata per aprirsi e lasciar accedere ai contenuti piu profondi, la mente carica e reattiva, che ha un significato emotivo. Se la censuriamo non si va oltre. Ovviamente la mente respinge l’apertura e l’osservazione, per cui occorre la ripetizione, provare…
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SE SEDIAMO COSÌ Teniamo la mente fluida ma non dispersa; Nessun pensiero passa inosservato, ma l’attenzione non è fissata. È lo stato naturale della mente, libera e chiara. Se quando pratichiamo in Diade o nello Zazen sediamo così – completamente, senza escludere niente, e profondamente, senza lasciare nulla di nascosto alla consapevolezza – la Pratica non è più solo un mezzo per un fine, Ma il fine stesso. Portando questo atteggiamento nella quotidianità, questa stessa diventa la Pratica effettiva in cui si manifesta la realtà oltre il velo dei concetti. Scrive Eugen Herrigel nella sua introduzione a: “Lo Zen e il tiro con l’Arco”: “Quando questo è raggiunto, l’uomo pensa eppure non pensa. Pensa come la pioggia che cade dal…
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TUTTE LE STRADE PORTANO AL CUORE La mente sorge dal Cuore. Quando lasciamo fluire la mente, l’attenzione e l’energia cominciano a liberarsi e sentiamo una maggiore apertura del cuore. Una Pratica fatta solo con la testa è destinata ad essere arida e infruttuosa. La Pratica deve coinvolgere tutto il nostro essere! Si deve sentire nella pancia (HARA), nel Cuore (HRIDAYAM), e non solo nella testa. Le EMOZIONI sono di fondamentale importanza, poichè ci riportano al sentire. Le emozioni che proviamo sono sfumature del colore fondamentale: l’amore, o puro senso di essere. Una pratica basilare ma estremamente efficace è portare l’attenzione all’emozione, sentirla direttamente, lasciando andare i pensieri correlati. Dallo stato di disattenzione, che è contrazione della mente che cattura e…
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SMETTI DI CERCARE DI CAPIRE, SERVE SOLO A DIFENDERTI A: Non riesco ancora a capire quale sia la mia volontà e quale sia la Sua. Marco: C’è un’unica volontà. Ciò che si presenta come resistenza viene da noi, ed opposizione all’Unica Volontà. A: Mi ritrovo spesso nel non fare nulla e non so se sia dovuto ad una mia pigrizia o apatia oppure se sia la Sua volontà. M: Non importa se fai o non fai, se provi resistenza, è resistenza alla Sua Volontà. Non si può conoscere, e non serve conoscere la Sua Volontà. Serve conoscere a cosa ci stiamo opponendo. A: Vedo intorno a me persone che vanno, vengono, fanno cose, si interessano a tutto e niente ed…