Vi riporto una mail ricevuta da un’allieva che ha avuto un’esperienza diretta della non dualità:
Ciao Marco,
Nel mio weekend di libertà ho fatto diverse sessioni di meditazione, e dopo la nostra telefonata, la ricerca è ancora una volta cambiata, non riesco a descriverti come.
Ogni volta che parliamo si aggiunge un tassello, e la via cambia.
Poi nell’ultima meditazione di Domenica sera un lampo improvviso, mi sembrava di guardare l’universo come l’esplosione di una stella.
Un’attimo dopo di nuovo tutto normale.
Il lunedi mattina mi sentivo la testa molto piu silente e tranquilla, e nella meditazione della pausa pranzo è successo che mi sono sentita (per una frazione di secondo chiarissima) nel nulla, e dopo la mia mente che dice stupefatta: “Nè corpo nè mente”.
E DA QUEL MOMENTO SO COSA CERCARE.
Marco Mineo: — In questi frangenti, chi sei tu? Dove sei rispetto a questi fenomeni?
Allieva: — Sono come uno spettatore, o meglio la vista di uno spettatore, perché di me arrivo a percepire al massimo la vista. Sono di fronte alla luce e non sono da nessuna parte (ma ci sono) nel nulla.
Marco: — “Nulla” significa nessuna separazione e nessun contenuto a velare la purezza e l’unità della Consapevolezza. È diverso dal percepire dualisticamente il vuoto o il buio. Mi confermi?
Allieva: — Sì, capisco e confermo.