IN QUESTO PERIODO MI PERCEPISCO…
– In questo periodo mi percepisco dentro una specie di “bolla” composta da una sostanza indifferenziata ed è come se ora questa “bolla” fosse il mio corpo.
M: – Bello. Il corpo come sensazione “una”.
– Sento l’essere come una specie di “linfa” che si dirama in ogni direzione in questa specie di globo nel quale mi percepisco e Lui [l’essere] sembra “andare” anche oltre la bolla, ma io non posso seguirlo.
M: – Non puoi seguirlo perchè è la fine dell’io che segue.
– Lui parla con un linguaggio che definirei un “linguaggio totale” parla attraverso il corpo, il pensiero, l’energia, le emozioni, le sensazioni, quello che percepisco come esterno a me ecc. Lo definirei un “me” luminoso, libero dalle paranoie mentali.
Sembra sia in atto un processo lento di “chiarimento”.
M: – Magnifico!
– Mi sento in una specie di limbo tirata da una parte dal mondo di tutti i giorni che ti chiede continuamente di “fare” e di essere “qualcuno”, dall’altra parte c’è un “luogo” dove sembra che tutto sia già stato fatto e devi solo godere di quello che sei o che c’è.
M: – Questi due luoghi non sono due, l’uno deriva dall’altro.
– Questa cosa mi ricorda la tua accettazione nei miei confronti, è stata la cosa che più mi ha colpito, come se tu riuscissi a “vedermi”.
“Vedevi” lontano, vedevi qualcosa che all’inizio non potevo comprendere, ma che ora si fa sempre più chiaro.
È sicuramente valsa la pena di affrontare il “grande mostro”, quel mostro mentale che ti porti dietro e che non vuoi mai affrontare, se lo guardi negli occhi scopri che ha la sua ragione d’essere.
M: – Il mostro mentale non ha ragion d’essere.
Per questo è perfetto, nella sua assenza di fondamento.
– Sai che ogni tanto mi torna in mente l’ultima frase che mi hai scritto: “non c’è nessun posto dove andare”, me la ripeto spesso, la trovo “curativa”, come se fosse un unguento da mettere sulle ferite.
A presto