SCAVARE SENZA SCAVARE
Ciao Marco,
Mi hai scritto che è il non “fare nulla” che “scava” alla grande.
Credo significhi abbandonarsi alla Vita con fiducia.
Questo “scavare senza scavare” mi ricorda una frase che ho letto tempo fa di Kosho Uchiyama, un monaco buddista zen che insegna anche lo Zazen: “aprire la mano del pensiero”.
Lui spiega questa frase dicendo: “il nostro pensare è sempre un pensare qualcosa, e pensare qualcosa vuol dire che noi afferriamo quel qualcosa pensandola.
Invece, durante lo zazen, lasciando aperta la mano del pensiero tesa a prendere quella cosa, non afferriamo più nulla.
Ecco il pensiero senza mani.”
Se mi accorgo di starmi attaccando troppo ad un certo pensiero che magari porta con sè una immagine o una frase o un senso di disagio, se vedo cioè che per qualche motivo un pensiero “sosta” troppo a lungo nella mente e impedisce il libero fluire mi dico “apri la mano non trattenere nulla”.
E mi sembra di lasciare andare tutto, ma quel tutto che lascio andare mi sembra solo quello che “non sono” veramente;
L’impressione che ho ultimamente è che “quello che sono” non mi è possibile perderlo, ma poi…è così bella questa “corrente”, questo flusso che percepisco e che ora chiamo Vita, che anche se io non ci fossi proprio che importanza ha?
L’importante mi sembra che ci sia Vita, il resto è secondario.
Grazie di tutto! Ciao
RISPOSTA:
Bello!
Lasciare andare, è tutto;
Alla fine si lascia andare “chi” lascia andare, e non c’è più scelta se essere liberi o meno.
Scompari, ma senza scomparire.
Quando si è così vicini ci può essere paura, o gioia incontenibile, per cui senza accorgercene ci aggrappiamo di nuovo, allontanandoci.
Può andare avanti così per un pò.
Poi capita che come una falena finisci nel fuoco, e magari non risorgi più.
Io sono una falena un pò dura a morire, anche se ieri ho “rischiato” grosso ????