UN SOLE DENTRO CHE ILLUMINA
“Ciao Marco,
Mi hai parlato (per la centesima volta) di “notare la testimonianza”, e l’attenzione mi è caduta su quella sensazione sempre fissa in me, di avere un qualcuno dentro me che osserva ogni cosa senza interferire minimamente in nulla, una specie di “osservatore estraneo”, al di fuori di tutto, neutro.
Mi è sembrato come un “varco” invisibile per un nuovo mondo.
Non so come descriverti il mio “entrare” in questa nuova dimensione, dimensione che all’inizio era piuttosto sgradevole perchè in apparenza lì non c’è nulla di umano, e perchè la mia impressione è che lì la mente non riesce proprio ad entrare;
La mia impressione è quella di aver “trovato” il Sè o forse un luogo dove poterlo comprendere meglio;
Dico questo perchè in quel luogo la mente non entra proprio, il corpo si rilassa e ho una sensazione di beatitudine che non ho mai provato prima, mi vengono le lacrime agli occhi quando ci penso, come adesso.
Non so descriverti a parole quello che provo, è una sensazione di totalità, tutto è riunito lì e nello stesso tempo lì non c’è nulla, ed è proprio questa la sua meraviglia.
Io lì ci sono e nello stesso tempo non ci sono; Ci sono perchè riesco a “vedere” la meraviglia del fatto che lì non c’è nessuno.
Chi vede la meraviglia e la meraviglia stessa sono fusi insieme, posso esprimerlo come una pienezza dell’essere.
Ma pieni di cosa? Pieni di Nulla! E questa è la cosa più stupefacente, abituati alla pienezza materiale, all’essere qualcuno…
Lì, si è così talmente pieni che sembra non si riesca a sopportarlo, a “reggere” la pienezza dell’Essere, così se ne deve venir fuori e “ritornare” ad uno stato più “umano”.
Sia che io stia lì, o che stia qui a scriverti, non fa molta differenza, è come se potessi essere qui e lì allo stesso momento.
Sono qui a scriverti e nello stesso momento sento un “sole” dentro che mi illumina.
Cosa devo fare, cerco di percepire il piu’ possibile questo luogo?”
Risposta:
Si. Provare a percepirlo porta a comprendere sempre più profondamente che non può essere percepito (l’Osservatore non puó essere osservato), perchè Lo sei.
Di tanto in tanto prova a EsserLo invece che percepirlo. Tu sei quello.