NON FUGGIRE
Spesso si approda alla pratica per fuggire al disagio, ai problemi della vita.
Ma prima o poi ci rendiamo conto che per “ABBANDONARE”, occorre una riconciliazione incondizionata con tutti gli aspetti della nostra vita.
Questo è uno degli obiettivi della pulizia interiore, e della pratica stessa, passare dal fuggire il disagio, al sentirlo completamente e profondamente, al dissolverlo nel sentire.
La maggior parte molla senza nemmeno cominciare, pensava di trovare il paese dei balocchi, e invece incontra se stesso.
Come se la Quiete non possa che scaturire esattamente da se stessi!
Occorre mettere in guardia dalla spiritualizzazione della fuga.
Attraverso l’insegnante (e nella Diade), possiamo notare i nostri movimenti di fuga, e se siamo invischiati in qualche impressione mentale.
Non immaginiamo nemmeno quanta attenzione ed energia ruba restare in conflitto con parti di noi stessi, energia ed attenzione che godrebbero nel lasciarsi andare al silenzio.