SUL RAPPORTO TRA CORPO, MENTE E PRATICA
Sul piano relativo un corpo pieno di tensioni, una mente disfunzionale, una condizione energetica disarmonica (tamasica, tendente al torpore, al non sentire, o rajasica, tendente all’agitazione) possono essere un’ostacolo in più alla Pratica, all’abbandono cosciente.
Eppure il nostro Essere non è mai assolutamente legato alle condizioni della manifestazione.
Il sogno è irreale e destinato a dissolversi, sempre e comunque.
La disidentificazione non dipende dalla condizione del corpo-mente.
Di certo la cura dello stato energetico, come del corpo e della mente rendono più facile meditare.
Ma non bastano assolutamente!
D’altronde la pratica stessa tende a riarmonizzare corpo e mente, anche se a volte occorre un aiuto esterno.
Marco Mineo